9-10-2009 foto di Claudio Pierantozzi
Il monte
Camicia fa parte della catena del Gran Sasso d'Italia, ed è,
andando verso sud-est, l'ultima grande elevazione della catena, che
raggiunge la quota di 2564 m.
una montagna dal duplice aspetto, a
seconda del versante da cui la si guarda. Vista dal versante aquilano
di Campo Imperatore ha un aspetto dolce e non certo aspro, con estesi
prati e pascoli, l'incisione del vallone di Vradda, e il cucuzzolo
roccioso della vetta. Invece, visto dal versante teramano,
specialmente dal paese di Castelli, il Camicia mostra la sua vera
faccia. L'imponente parete nord del Camicia, rocciosa e a tratti
verticale, sovrasta le colline sottostanti con un salto di oltre 1200
metri. è una parete grande e difficile da scalare, con creste
aguzze e nevai pensili, che si è meritata il soprannome di
Eiger dell'Appennino, poichè la sua difficoltà e
maestosità è paragonata a quella del monte Eiger, nelle
Alpi svizzere.
Il nevaio in questione è situato sulla
parete nord, arroccato in un canalino alla quota di 2200 metri e
riceve pochissimo sole e solamente in estate. Non è menzionato
in letteratura, ma è perenne, e quando è ben esteso è
visibile anche dalle colline del versante nord.
Salendo la via
normale da Campo imperatore, occorre sapere in quale intaglio tra le
creste bisogna affacciarsi per vederlo.
I più esperti
alpinisti, invece, volendo, possono anche raggiungerlo e toccarlo con
mano.
Nel 2007, in seguito ad inverno avaro di neve , e primavera
ed estate bollenti si è probabilmente ridotto a un piccolo nucleo di neve/firn.
Fabrizio Sulli
Articolo gentilmente rivisto dal dott. Massimo Pecci
Per raggiungere ed osservare il nevaio, bisogna percorrere la via normale che sale al monte Camicia da Fonte Vetica.
Arrivati
all'abetina di Fonte Vetica e al rifugio della forestale, si prende il
facile sentiero che , attraversato il bosco , si inerpica fino alla
sella di Fonte Fredda , e da qui al Monte Tremoggia 2331m. , su cresta
erbosa facile con splendido panorama sulla catena sud-orientale, la
Majella, Sirente e Velino, l'altopiano di Campo imperatore e gran parte
della fascia collinare abruzzese fino ad arrivare al mare Adriatico.
Splendido il colpo d'occhio sul Monte Camicia, la parte alta del
Vallone di Vradda e le creste dentellate , tra cui spicca il dente del
Lupo sulla destra.
Dal Tremoggia si prosegue seguendo il
sentiero sempre ben visibile , che costeggia le creste della parete
nord del Camicia sulla destra. Nel primo punto in cui la linea di
cresta è vicina al sentiero, si può con cautela affacciarsi sul
precipizio e scorgere fra le pareti il nevaio. Molto suggestivi tutti
gli affacci sulla parete, a tratti stratificata e verticale, a tratti
formata da placche lisce. Da qui proseguendo in pochi minuti si arriva
alla testata del vallone di Vradda, su selletta brecciosa, da cui
rapidamente in vetta fino alla croce. Dalla selletta è ben visibile un
arco naturale di roccia, mentre dalla cima del Camicia il panorama è
simile al Tremoggia, con l'aggiunta della parte settentrionale della
catena, con monte Prena 2561m. e Gran Sasso 2912m. con le sue 4 cime.
Alla sua destra i Monti della Laga e i Sibillini. Verso est si possono
ammirare tutte le creste del Camicia con il sentiero appena percorso, e
oltre il mare Adriatico.
Come via di discesa si può ripercorrere
la via di salita oppure chiudere il percorso ad anello riscendendo per
il vallone di Vradda, che rapidamente riporta a Fonte Vetica.
Fabrizio Sulli
IL MONTE CAMICIA DALLA STRADA PER FONTE VETICA - CAMPO IMPERATORE
MONTE CAMICIA E LE SUE CRESTE, VISTI DA MONTE TREMOGGIA
9-2007
BISOGNA AFFACCIARSI QUI PER VEDERE IL NEVAIO.
LA CRESTA ROCCIOSA SOPRA IL NEVAIO
31-7-2006
31-7-2006